La dieta senza glutine non ha alcuno specifico effetto sulla diminuzione del peso, non è utile per dimagrire, come molti credono. Come per gli altri alimenti, gli effetti sul peso dipendono da quantità e qualità nutrizionale degli specifici alimenti abitualmente consumati, nell'ambito dello stile di vita condotto. È importante controllare sempre le etichette e prestare attenzione nella scelta e nel consumo degli alimenti, senza escludere necessariamente alcuni prodotti, ma consumandone i giusti quantitativi, seguendo una dieta varia e bilanciata e praticando, secondo la propria età e condizioni, un'idonea attività fisica.
Non SI GUARISCE dalla celiachia. L'esclusione totale e rigorosa, per tutta la vita, degli alimenti contenenti glutine dalla dieta, è, al momento, l'unica terapia disponibile. La dieta senza glutine, è efficace in quasi la totalità dei pazienti celiaci a determinare la completa scomparsa dei sintomi e dei segni clinici associati alla patologia e la normalizzazione dei valori anticorpali nel sangue. La reintroduzione del glutine nella dieta, quindi, anche dopo anni di benessere, determina la ricomparsa dei sintomi e dei segni della malattia, oltre a esporre il paziente celiaco alla comparsa delle complicanze, anche gravi, come il linfoma intestinale, l’osteopatia precoce, l’anemia, l’infertilità.
Oggi molte persone scelgono di eliminare il glutine dalla propria dieta per seguire la moda del momento, un'idea talvolta rafforzata dai sempre più numerosi personaggi celebri, non celiaci, che seguono la dieta gluten free e lo dichiarano pubblicamente. Ricordiamo che la dieta senza glutine è l'unica terapia ad oggi nota, vero e proprio "salvavita" per curare la celiachia. Con questa finalità, il Servizio Sanitario Nazionale eroga ai pazienti celiaci i prodotti dietetici senza glutine. I pazienti, in quanto tali, sono affetti da una vera e propria patologia e devono nutrirsi senza glutine per tutta la vita, in ogni circostanza. Nel corso del tempo, i pazienti hanno faticosamente conquistato importanti diritti, tutele fondamentali che rischiano di essere messe in discussione dal diffondersi della moda del senza glutine tra la popolazione non celiaca, che svilisce e banalizza questa patologia, le difficoltà e i rischi di chi ne soffre. Chi non soffre di celiachia NON ha vantaggi o benefici dall'esclusione del glutine. Anzi, adottare autonomamente la dieta senza glutine potrebbe rendere impossibile la diagnosi corretta di celiachia, qualora il paziente non sapesse ancora di esserne affetto, esponendosi così, in futuro, alle complicanze, anche gravi.
L'Allergia al Frumento (grano) è una condizione patologica completamente diversa dalla celiachia, coinvolge meccanismi immunitari diversi, è scatenata da un complesso di molecole del grano diverse dal glutine, e comporta tempi di risposta e reazioni ben diverse da quelle della celiachia, inclusi l'eruzione cutanea e il temibile shock anafilattico. Inoltre mentre nella celiachia l'unica via di esposizione al glutine in grado di attivare la malattia è quella intestinale, le vie di innesco dell'allergia al frumento (grano) sono diverse e includono anche il sistema respiratorio, la cute e le mucose.
La celiachia si può presentare con quadri clinici di diversa gravità e può interessare diversi organi ed apparati. Ma indipendentemente dalla severità clinica di presentazione della patologia, il danno è sempre presente se si assume glutine; esiste un'unica diagnosi di celiachia e un unico trattamento: una rigorosa dieta senza glutine per tutta la vita. Non si è quindi "più o meno celiaci" e non esistono "livelli più o meno gravi di celiachia". Trasgredire volontariamente alla dieta o non prestare attenzione alle contaminazioni è dannoso per tutte le persone celiache allo stesso modo, anche in assenza di sintomi.